In questi ultimi giorni è nata una polemica molto forte inerente alla mancanza di personale negli alberghi, nei ristoranti e nelle aziende.
Alessandro Borghese ha dichiarato al Corriere della Sera”non ho alcun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati”…”In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano”.
Intanto vogliamo ricordare a Borghese che non tutti nascono da Barbara Bouchet e da Luigi Borghese,non tutti possono permettersi di non essere pagati a fine lavoro,alcuni lavorano per passione, ma la maggior parte delle persone comuni, lavora per “campare”.
Ci sono molti ragazzi e ragazze che lavorano perché hanno la necessità di pagare l’ affitto, il mutuo o di aiutare le proprie famiglie.
Un po’ scontato sentirsi dire da un radic chic che è bello lavorare anche senza essere pagati…
I giovani chiedono certezze perché la società di oggi li cresce a pane, progresso e pari opportunità.
È bello fare i progressisti sperando,per assurdo,che i giovani di oggi siano quelli di ieri.Vogliono lavorare, ma non vogliono essere sfruttati! Passano anni a studiare, a fare master e corsi di aggiornamento, ma quello che non si aggiorna mai è lo stipendio.
Il sacrificio e la gavetta sono processi che fanno parte della crescita dell’ uomo, ma con dignità.
Dopo Borghese anche Briatore è contro i giovani che vogliono essere pagati per lavorare. E riparte con l’attacco al Reddito di cittadinanza.
Briatore ti stimiamo per tante cose, ma un po’ meno per quest’ ultima.
Il problema non è tanto il reddito di cittadinanza, quanto lo sfruttamento del lavoratore. Oggi si richiedono tante ore, ma poi vengono mal pagate o non pagate per niente. Tu sai quanti scaffalisti,commessi,chef, camerieri, lavorano 12 ore al giorno e vengono pagati pochissimo?
Tu sai quanti padri e madri di famiglia arrivano a fine giornata o a fine mese prendendo uno stipendio bassissimo? Certo che se il reddito di cittadinanza garantisce una somma simile allo stipendio, ma senza faticare, perché dovrebbero rinunciarci per star peggio? Forse bisognerà offrire un po’ di più a questi futuri lavoratori! Forse…
Tutti vogliono tutelare l’ individuo, ma nessuno tutela il lavoratore, eppure la
la Costituzione nell’ articolo 36 asserisce:
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Borghese e Briatore, c’ è dell’ assurdo nel lavorare gratis o nell’ essere pagati una miseria. Non esiste il lavoro gratis, perchè semplicemente non è lavoro.
Il reddito di cittadinanza non è la soluzione, neppure lo sfruttamento. Forse bisogna abbandonare l’ idea del lavoro concepito come volontariato e valorizzarlo con la giusta retribuzione.
Tuttavia se fosse così normale lavorare e non essere pagati, dovreste avere una fila di volontari, eppure non ci sono…Flay Low!